martedì 18 maggio 2010

CONFETTURA DI FRAGOLE



Ingredienti
1 Kg di fragole;
800 gr di Zucchero ogni Kg di composto ottenuto dal passaverdure;
2 chiodi di garofano;
1limone.

Utensili
Tegame
Passaverdure
Barattoli in vetro a chiusura ermetica
Etichette adesive

Procedimento
Pulire le fragole, privarle del picciolo e tagliarle a pezzetti (non troppo piccoli).
Versatele in un ampio tegame e, dopo aver aggiunto i chiodi di garofano e qualche goccia di succo di limone, mettere sul fuoco per 40 minuti a fiamma moderata, mescolando ogni tanto con un cucchiaio di legno.
Dopo di che, togliere dal fuoco e passare il composto nel passaverdure. Consiglio di utilizzare per il passaverdure, il disco con foratura più piccola così da ottenere una confettura più vellutata.
Durante questa operazione, cercate di individuare i chiodi di garofano ed eliminateli.
Pesare il composto così ottenuto, che si presenterà più liquido che denso ed unire il corrispettivo quantitativo di zucchero (a tal riguardo vi propongo una proporzione matematica immediata e molto utile in cucina per tutte le ricette da modificare in termini di quantità. Vedi in basso Proporzione).
Mettere sul fuoco a fiamma bassa mescolando ogni tanto, aggiungere diverse gocce di limone e cuocere per 30-40 minuti.
Durante questa seconda cottura si formerà in superficie una schiuma bianca, potete eliminarla (schiumare) allontanandola con un cucchiaio.
In questo arco di tempo si possono preparare le bocce (vedi poco più in basso).
Trascorso il tempo necessario, prima di spegnere, effettuare la prova del piattino per valutare la consistenza del composto.
Prendere quindi alcuni cucchiai di composto e versarli in un piattino, aspettare qualche minuto, inclinare il piattino ed osservare la viscosità del composto che dovrebbe apparire un po’ denso e comunque non più liquido.
Se non vi sembra abbia raggiunto la giusta densità, fate cuocere altri 10 minuti, non oltre, aggiungendo altre gocce di limone.

Preparazione dei barattoli sterilizzati per una lunga conservazione del prodotto:
Con questa semplice e veloce procedura, le mie confetture, marmellate e conserve, rimangono inalterate in termini di sapore, odore, colore e consistenza per più di un anno.
Premetto che utilizzo contenitori in vetro di varia capienza ( 150ml, 250ml, 350ml, 500ml e non oltre) della Bormioli o comunque con coperchi a chiusura ermetica sostituibili.

Accendere il forno a 220 gradi facendolo riscaldare per 20 minuti.
Intanto, lavare i barattoli (potete evitare di lavare anche i coperchi se li avete acquistati sigillati come nel caso dei contenitori Bornioli, altrimenti, se li avete già utilizzati, lavateli assieme ai barattoli), lasciarli asciugare capovolti sopra un panno asciutto e pulito.
Scuoterli un po’ per eliminare l’acqua in eccesso, asciugare i coperchi con un panno-carta pulito e mettere tutto (barattoli e coperchi) nel forno, caldo ma spento, capovolti verso il basso.


Estrarre dal forno un barattolo alla volta a cui poggerete sopra il corrispettivo tappo, i barattoli dovranno essere ancora caldi, aiutatevi quindi con un guanto da forno per evitarvi scottature.
Allontanare il tegame dal fuoco e versare la confettura, ancora calda, nei barattoli di vetro, per questa operazione utilizzate un imbuto e un mestolo avendo cura di non sporcare i bordi e l’esterno del barattolo.
Lasciare un centimetro di aria e chiudere il barattolo con forza.
Un altro mio consiglio è quello di applicare delle etichette preparate prima con sopra scritto il tipo di confettura fatta e la data (bastano il mese e l’anno).
Lasciare raffreddare le confetture e poi conservatele lontano dalla luce in un luogo fresco e asciutto o nella dispensa o in un ripiano coperte da un panno.
Se dovete regalarle a breve, conviene tenerle prima un giorno in frigo così da far rapprendere meglio il prodotto.
Quando un barattolo verrà aperto andrà poi conservato in frigorifero.
Con un po’ di creatività potete realizzare simpatiche confezioni, ricoprendo il tappo con quadrati di stoffa, nastrini e raffia a tema con i vostri preparati dolci o salati nel caso di conserve.
Per semplificare il tutto che all’apparenza potrebbe essere apparso lungo e complesso, riporto lo schema di lavoro delle operazione da seguire per ottenere una buona marmellata di stagione.

Schema di lavoro: Confettura di Fragole
1) Pulire le fragole e tagliarle a pezzetti
2) Versarle in un tegame metterle sul fuoco per 40 minuti a fiamma moderata, aggiungere i chiodi di garofano e gocce di succo di limone
3) Passare il composto tiepido nel passaverdure
4) Pesare il composto ottenuto ed aggiungere per ogni Kg, 800g di zucchero, secondo la proporzione
5) Mettere sul fuoco a fiamma bassa mescolando ogni tanto, aggiungere diverse gocce di limone e cuocere per 30-40 minuti.
6) Preparare i barattoli sterilizzati
7) Confezionare le confetture

Sterilizzazione barattoli in vetro





Preparazione dei barattoli sterilizzati per una lunga conservazione del prodotto:
Con questa semplice e veloce procedura, le mie confetture, marmellate e conserve, rimangono inalterate in termini di sapore, odore, colore e consistenza per più di un anno.
Premetto che utilizzo contenitori in vetro di varia capienza ( 150ml, 250ml, 350ml, 500ml e non oltre) della Bormioli o comunque con coperchi a chiusura ermetica sostituibili.
Accendere il forno a 220 gradi facendolo riscaldare per 20 minuti.
Intanto, lavare i barattoli (potete evitare di lavare anche i coperchi se li avete acquistati sigillati come nel caso dei contenitori Bornioli, altrimenti, se li avete già utilizzati, lavateli assieme ai barattoli), lasciarli asciugare capovolti sopra un panno asciutto e pulito.
Scuoterli un po’ per eliminare l’acqua in eccesso, asciugare i coperchi con un panno-carta pulito e mettere tutto (barattoli e coperchi) nel forno, caldo ma spento, capovolti verso il basso.
Estrarre dal forno un barattolo alla volta a cui poggerete sopra il corrispettivo tappo, i barattoli dovranno essere ancora caldi, aiutatevi quindi con un guanto da forno per evitarvi scottature.
Allontanare il tegame dal fuoco e versare la confettura, ancora calda, nei barattoli di vetro, per questa operazione utilizzate un imbuto e un mestolo avendo cura di non sporcare i bordi e l’esterno del barattolo.
Lasciare un centimetro di aria e chiudere il barattolo con forza.
Un altro mio consiglio è quello di applicare delle etichette preparate prima con sopra scritto il tipo di confettura fatta e la data (bastano il mese e l’anno).
Lasciare raffreddare le confetture e poi conservatele lontano dalla luce in un luogo fresco e asciutto o nella dispensa o in un ripiano coperte da un panno.
Se dovete regalarle a breve, conviene tenerle prima un giorno in frigo così da far rapprendere meglio il prodotto.
Quando un barattolo verrà aperto andrà poi conservato in frigorifero.
Con un po’ di creatività potete realizzare simpatiche confezioni, ricoprendo il tappo con quadrati di stoffa, nastrini e raffia a tema con i vostri preparati dolci o salati nel caso di conserve.

Proporzione


Marmellata Confettura


Proporzione matematica

1000g:800g=1700g:X
X= 800x1700/1000
X=1360g

Es.:
Nella ricetta è riportato
1 Kg di frutta
800g zucchero

Se voglio utilizzare 1,7 Kg di frutta, quanto zucchero dovrò aggiungere?

1) Bisogna riportare tutte le quantità alla stessa proporzione e cioè in grammi o in Kg, meglio tutto in grammi così si eliminano le virgole. (1Kg=1000g).
2) La proporzione si legge così: 1000g di frutta stanno ad 800 grammi di zucchero come 1700 grammi di frutta stanno a X grammi di zucchero.
E si scrive: 1000g (frutta): 800g (zucchero) = 1700g (frutta): X g ( zucchero)
3) La proporzione, per essere esatta, deve essere sempre impostata così: nella seconda parte dopo l’uguale bisogna riportare la stessa sequenza della prima parte e cioè in questo caso prima frutta e poi zucchero
4) La quantità di zucchero X si ottiene moltiplicando le due quantità in rosso (sempre quelle interne separate dall’uguale), divise la quantità in blu:
5) X= 800x1700/1000=
X= 1360 g di zucchero.

Quindi se utilizzo più frutta e cioè non 1 Kg ma 1,7 Kg, mi occorreranno non più 800g ma 1360 grammi di zucchero!

DEFINIZIONI



Marmellata e Confettura

Il termine Marmellata è usato ancora oggi un po’ genericamente per indicare anche la Confettura.
La confettura e la marmellata, pur avendo in comune gli stessi ingredienti, cioè frutta e zucchero, non sono affatto lo stesso prodotto.
Infatti, secondo la classificazione ufficiale introdotta con il D.P.R. 8.6.1982 n.401, che ne ha disciplinato la produzione e la vendita, per Confettura si intende la mescolanza (portata ad una appropriata consistenza gelificata) di zuccheri e di polpa e/o di purè di una sola specie, oppure di due o più specie di frutta.
Per confetture industriali e artigianali sono autorizzati dalla legislazione italiana, additivi (gelificanti, antibatterici, pectina e coloranti), che devono però essere indicati in etichetta.
Per Marmellata, invece, deve intendersi la mescolanza (portata ad una appropriata consistenza gelificata) di polpa, purè, succo, estratti acquosi ottenuti da soli agrumi, cioè da arance, limoni mandarini, pompelmi e mandaranci.

Riferimenti Legislativi


Marmellata e Confettura

DECRETO DEL PRESIDENTE DELA REPUBBLICA 8.6.1982, n.401/R. – Attuazione della V.art.2 direttiva (CEE) n.79(693 relativa alle confetture, gelatine e marmellate di frutta e crema di L.283/1962 marroni. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.181 del 3 Luglio 1982

Scienza in cucina


Marmellata e Confettura
Gelatinizzazione e pectina, perché l’aggiunta del limone, funzione dello zucchero, consigli utili.
Affinché il composto (marmellata, gelatina) possa raggiungere la prevista consistenza, è necessario che contenga, insieme e in ben determinate proporzioni, gli elementi indispensabili per favorire il formarsi della gelatina, essenziale questa per conferire al composto l’aspetto tipico di marmellata o confettura.
La gelificazione del composto, infatti, è dovuta alla presenza nella frutta di una sostanza addensante chiamata pectina ed all’azione degli acidi e degli zuccheri anch’essi presenti, in diverse quantità, nella frutta.
Alcuni frutti, come le mele, le arance, i limoni, i ribes, i lamponi, le more, le banane immature, i fichi immaturi, le mele cotogne mature e alcune varietà di prugne, sono ricche di sostanze pectiche (pectina) e contengono una sufficiente acidità (acidi), per cui consentono un ottimo prodotto di giusta densità.
Al contrario altri frutti, come le ciliegie, le albicocche, le fragole e le pesche, per quanto ricchi di zuccheri, mancano di pectina e perciò, utilizzati da soli, non possono raggiungere una sufficiente consistenza, a causa dell’incompleto processo di gelatinizzazione, e danno, quindi, in tal caso un prodotto piuttosto sciropposo e poco denso.
Per ovviare alla mancanza di pectina e per dare alle confetture, confezionate con tali frutti, la necessaria densità, bisogna aggiungervi, in dosi appropriate, succo di ribes o di limone.
L’addizione dello zucchero risponde a un duplice scopo: di opporsi alla facile alterazione del prodotto e di rendere gradevole il sapore. La quantità da utilizzare dipende essenzialmente dalla specie di frutta da sottoporre a lavorazione, cioè dalla sua più o meno consistente ricchezza di sostanze zuccherine e dal suo grado di maturazione. Se si usa troppo zucchero, si attenua l’aroma ed il sapore caratteristico del frutto e si rischia la cristallizzazione dello zucchero stesso, con la conseguenza che la confettura o la marmellata non potrà assumere quella apparenza gelatinosa che è propria. Se, al contrario, se ne utilizza poco, per raggiungere il corretto grado di densità dovrà essere prolungata la cottura, con la conseguenza che l’eccessiva evaporazione finirà per distruggere completamente l’aroma del frutto. Un’insufficiente cottura, infine, comporterà a breve termine la fermentazione del prodotto e la sua inutilizzazione.
Per confezionare una buona confettura o marmellata, è opportuno utilizzare solo frutta sana, esente da qualsiasi alterazione, matura ma non troppo, ben pulita e accuratamente sgocciolata, se preventivamente lavata.

I miei dipinti

I miei dipinti
Acquarello dipinto sul mio libro di ricette. Tratto da Mucha

I miei dipinti

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Disegno a matita. Donna liberty